Coltivazione tartufi

Realizzare un impianto tartufigeno vuol dire svolgere un lavoro di grande impegno, che richiede particolare cura, preparazione e molta attenzione. Per questo deve essere eseguito in maniera professionale.

Quando si abbia un terreno a disposizione e si voglia mettere a frutto la passione per questo prezioso, raro e squisito fungo ipogeo, iniziando a dedicarsi alla sua coltivazione, è necessario seguire delle direttive ben precise e dotarsi dell’aiuto e dell’assistenza competente di operatori esperti: solo in questo modo si potrà avere la sicurezza di produrre tartufi di alto pregio organolettico.

Il processo di creazione dell’impianto deve seguire un percorso ben preciso che inizia dall’analisi del microclima e delle caratteristiche del vostro terreno per definire quelle più adatte ad accogliere le varie tipologie di tartufo che potranno essere coltivate, sempre tenendo conto del fatto che ogni terreno dovrà rispondere, prima di tutto, a determinati requisiti fondamentali, a partire dal garantire un’eccellente circolazione di ossigeno.

Dopo aver effettuato questo tipo di analisi grazie al supporto di laboratori specializzati, si potranno scegliere, in modo mirato, le specie più idonee da mettere in coltura. A questa fase segue quella della progettazione dell’impianto da parte di operatori specializzati e di confermata esperienza; una volta che l’impianto è stato realizzato, si passa, infine, a piantare.

Il lavoro, però, non termina qui, ma prosegue in funzione di tutte le altre operazioni che devono essere effettuate: dall’irrigazione alla potatura quando sia necessario, alla pulizia del terreno e all’azione di contrasto efficace e puntuale contro eventuali problematiche dovute alla presenza di parassiti.